Cari amici oggi vi racconto qualcosa di me e di come è nato l’amore per gli animali. Sin da quando ero bambina i miei genitori hanno avuto cani e gatti e ne ho visti girare tanti per casa; loro li adoravano.
Quando mi sono sposata mi è venuto spontaneo adottare 3 cani: Orso, un pastore maremmano, Luna e Crema che invece erano meticci ma con sangue di cane da pastore.
Luna ci lasciò dopo essersi ammalata di tumore, Crema invece venne investita da un’auto; Orso sparì senza lasciare traccia. Ho sempre avuto il sospetto che mi fosse stato rubato visto che era un cane bellissimo e dal carattere docile.
Dopo aver perso l’affetto dei miei tre cani trovai dei gatti in un bidone della spazzatura e li portai a casa. I miei figli diedero loro i nomi di Link, Rio, Thora e Shampù; allora erano piccoli e li scelsero perchè erano alcuni beniamini dei loro cartoni animati preferiti.
I gatti restarono con noi tanti anni e ci lasciarono solo perchè la vecchiaia o le malattie ebbero il sopravvento.

Durante quegli anni ho incontrato molti gatti abbandonati e ho sempre cercato di salvarli dalla strada portandoli a casa. Fu così che una di queste micette, Principessa, diede alla luce il mio Biscottino.
Biscottino nacque con una grave malformazione alla colonna vertebrale ed era paralizzato ad entrambi gli arti posteriori.Il piccolo si trascinava come poteva con le zampine davanti e lo portai da vari veterinari; nessuno mi diede speranza di guarigione.
Non mi rassegnai assolutamente e attraverso internet scrissi ad un sito, “Gli amici di Greta” dove si possono leggere molte informazioni sugli animali disabili. In brevissimo tempo mi risposero molti veterinari e mi consigliano delle medicine. Imparai a fare punture e diedi a Biscottino tutte i farmaci consigliati. Nel giro di tre mesi Biscottino riprese a camminare! Che felicità!
Certo, non era una andatura tipica di un gatto in salute, ma riusciva ad usare abbastanza gli arti posteriori per fare i suoi spostamenti. Da allora Biscottino sembrò essere consapevole che la sua Giusi l’avesse salvato dalla paralisi e come per esserne grato divenne la mia ombra. Dormivamo sempre insieme e mi seguiva ovunque; mi aspettava davanti al cancello di casa quando uscivo.
Un triste giorno, mentre non ero in casa, Biscottino uscì dal cancello e attraversando la strada venne investito da un’auto, proprio come la mia Crema.
Potrete certo immaginare il dolore che provai quando lo trovai morto al mio ritorno a casa.
Distrutta dal dolore lo seppellì nel giardino, insieme agli altri mici e cani che avevo perso.
Il mio giardino è un piccolo cimitero e custodisce tanti miei amori pelosi; li voglio tutti con me. Sono veramente molti quelli sepolti e tra le siepi e l’erba resta conservato anche il ricordo del cane di mio padre, Cico, di cui un giorno vi racconterò…