La disavventura di Arturo

Le giornate sono calde e insieme alle ciotole per il cibo aggiungo sempre quelle con l’acqua. Si sa, i gatti sono curiosi e cacciatori; come vedono insetti svolazzanti cercano di prenderli, un pò per gioco, un pò per sfida. Ahimè, questa volta si è trattato di ali con pungiglioni e Arturo è stato punto da una vespa. Avvicinandomi alle ciotole ho scoperto che nel mio giardino ce ne sono molte e sono preoccupata per le sorti degli altri gatti. La mia prima preoccupazione è stata quella di avvicinare Arturo per estrarre il pungiglione, poi quella di vedere se esiste la presenza di un favo nelle vicinanze.

ArturoLui è stato molto bravo. Sono riuscita ad individuare la zona del gonfiore, la guancia e quindi ho tolto il pungiglione.

 

 

 

Ma come dobbiamo comportarci quando uno dei nostri pelosi vengono punti?

Vi riporto un articolo utile: Puntura di un’ape (o vespa). 

Attenzione! Se usate la pinzetta e si tratta di un’ape non dovete toccare il sacco velenifero nel caso in cui questo fosse rimasto attaccato; potremmo iniettare altro veleno. Vi consiglio di raschiare il pungiglione con la punta di un coltello o con qualcosa di simile ad una carta rettangolare di plastica; per esempio la patente o una carta di credito. Di seguito riporto 5 regole fondamentali suggerite dal Dr. A. Brandi, specialista in medicina veterinaria.

  1. Attualmente, le punture da imenotteri (soprattutto api e vespe) non rappresentano più un problema delle sole aree rurali: i nidi vengono frequentemente rinvenuti anche in ambiente urbano, nei luoghi più disparati e non necessariamente poco frequentati: il rischio è aumentato!
  2. Le punture da imenotteri, singole o multiple, possono scatenare gravi reazioni anafilattiche. Ma anche quando non si ha reazione allergica, le conseguenze possono essere particolarmente gravi: edema e occlusione delle vie respiratorie superiori per una singola puntura in cavità orale o sintomi generalizzati per punture multiple (sintomi gastroenterici e respiratori, convulsioni).
  3. Le forme larvali (bruchi) di alcuni lepidotteri (farfalle), dette processionarie per il caratteristico modo di procedere delle larve, possono essere pericolose: alle nostre latitudini gli avvelenamenti sono sostenuti dalla processionaria del pino e della quercia.
  4. I bruchi delle processionarie possono essere all’origine di gravi avvelenamenti: i loro peli urticanti sono i grado di causare lesioni irreparabili a livello di cavità orale, lingua, laringe, faringe, esofago e tratto gastroenterico.
  5. Gli avvelenamenti da imenotteri e lepidotteri possono causare gravi lesioni e, in alcuni casi, condurre a pericolose complicazioni. Quindi, in caso di presenza delle stesse è fondamentale ricorrere alle cure del veterinario curante il più rapidamente possibile.

Come possiamo cercare di allontanare api e vespe dal nostro giardino? Gli insetticidi sono molto pericolosi perchè spruzzandoli si possono depositare sugli spazi in cui passeggiano i nostri gatti; quindi ingeriti nel momento delle loro pulizie quotidiane. Esistono rimedi naturali.

Mi raccomando! Se siete in presenza di un favo di vespe o api di una certa dimensione dovete rivolgervi a ditte specializzate, alla protezione civile o ai vigili del fuoco. Il “fai da te” può essere molto pericoloso e le punture, con il conseguente shock anafilattico, sono mortali sia per noi che i nostri amici a 4 zampe.

13307237_10209223387052495_7410423227285091128_nHo posizionato alcune ciotole con acqua zuccherata sui vari davanzali lontani per attirarle e  allontanarle dalle vicinanze. Purtroppo non sono riuscita a trovare il favo. Questa volta ci è andata bene caro Arturo; hai una guanciotta gonfia e probabilmente lì perderai un pò di pelo, ma il peggio è passato. Manda un miagolio ai tuoi amici e avvertili del pericolo!

 

 

 

Amici di Zooplus

Da oggi la mia colonia è un’affiliata di Zooplus. Cosa significa? Nella pagina degli Sponsor e in altri articoli troverete un banner cliccabile che riporta al sito di Zooplus. Quando avrete terminato l’ordine una piccola quota verrà devoluta dal mio sponsor alla mia colonia.

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E’ in arrivo la stagione calda

Cari amici, qui alla colonia tutto procede bene come sempre. C’è tanto lavoro da fare con le nostre creature pelose, soprattutto con l’arrivo della stagione calda. Ora bisogna controllare il cibo umido più spesso del solito perché con le temperature elevate, se esposto direttamente al sole,  diventa subito secco ed anche perché le formiche sono sempre in agguato. Ho trovato questo articolo per tenerle a bada con rimedi naturali. Chissà se riuscirò nell’impresa; spero sia utile a tutte le persone che convivono con animali e hanno formiche in casa o in giardino.
Come faccio da moltissimi anni darò cibo umido nelle ore più fresche e cibo secco nelle ore più calde.
Ieri, dato l’appetito e il numero di mici da sfamare, ho fatto un nuovo rifornimento pappa che, putroppo, non credo durerà per molto.

Grazie per chi vorrà contribuire

 

Vi presento i mici che hanno una mamma e un papà

Questi sono i gatti adottati a distanza. Con un piccolo contributo mensile di 12 euro è stato dato loro un nome e vengono accuditi con la donazione che ricevono dalle loro mamme e papà.

 

 

20 anni di amore

Mi presento,
sono Giuseppina Angela Boggio e da 20 anni porto avanti questo progetto che nasce con lo scopo di aiutare tutti i gatti che entrano a far parte della mia colonia. Gli sforzi e la passione per questi micetti sono concentrati per assicurare ai miei compagni a quattro zampe una vita piu’ dignitosa. Per vita dignitosa intendo:

  • cibo
  • cure mediche
  • sterilizzazioni
  • ripari e cucce

La mia filosofia di vita è che gli animali hanno diritti uguali a noi persone e devono essere rispettati nello stesso modo. Per questo motivo offro ai gatti della colonia il diritto alla protezione, il diritto alla considerazione, il diritto alle cure, il diritto di vivere e di crescere nelle condizioni di vita e di libertà che sono proprie della loro specie.

Durante questi anni mi sono occupata dei miei gatti, di quelli di passaggio e di quelli che sono stati abbandonati nel mio giardino. Purtroppo molte persone hanno compiuto questo gesto certi che da me avrebbero trovato cibo, calore e ospitalità. Per anni li ho nutriti, assistiti quando erano malati, guidati quando erano ciechi; in una parola li ho salvati dal sacrificio. Ho affrontato ogni tipo di emergenza, cure lunghe e costose.
Ora ho bisogno del vostro aiuto, amici dei mici! Non sono in grado di proseguire con le mie sole forze. Ho un lavoro precario, non uno stipendio fisso e spesso rinuncio alle mie necessità per le loro. Il vostro aiuto è prezioso per continuare a salvare questi 40 adorabili doni del Signore.
GRAZIE
Per contribuire: Leggi qui