Tutto iniziò con la morte della mia cara mamma. Lei era più grande di mio papà di quasi 10 anni; era una madre dolcissima e sempre allegra. In tarda età si ammalò di cuore e all’età di 78 anni, nel 1977, ci lasciò.
I miei genitori furono sposati per quasi 50 anni e la morte di mia madre fu un durissimo colpo per noi figli, ma soprattutto per mio padre. Ancora oggi sento la sua mancanza…
Dopo la sua scomparsa mio padre, nonostante avesse in casa 8 gatti, mi disse che avrebbe avuto piacere di tenere anche un cane. Dopo neanche una settimana dalla sua richiesta, mentre mi recavo a buttare la spazzatura, trovai in un cassonetto un batuffolo che piangeva disperatamente. Lo presi e lo portai a casa; lo lavammo perchè era molto sporco e telefonammo a mio padre per raccontargli dell’accaduto.
Mio padre lo volle subito con lui e lo portai a casa sua, con i miei figli. Cico, questo il nome che gli diede, ma constatammo che non stava sicuramente bene. Lo portammo dal veterinario e gli diagnosticarono molti problemi, non per ultimo la scabbia. Ricordo che spesi quasi un milione delle vecchie lire per rimetterlo in sesto. Il cagnolino rispose bene alle cure e guarì perfettamente!
Cico e il mio papà diventarono inseparabili; era un compagno fedele e spesso guardavano la tv insieme. Lui amava il telefilm dell’ispettore Rex; dormivano insieme, mangiavano insieme, insomma Cico riuscì in parte a colmare il vuoto che mio padre aveva nel cuore dopo la morte della moglie.
Passano gli anni; mio padre era un uomo che credeva molto nella sua indipendenza ma la vecchiaia e i malanni arrivano per tutti: un giorno, mentre era solo in casa, mise un piede in fallo e la conseguenza di una brutta caduta fu il femore rotto. Venne ricoverato subito in ospedale e si sa, per gli anziani la riabilitazione è molto lunga. Parlo con mio fratello e decidemmo che non era possibile lasciare Cico da solo, per cui lo portai a casa con me.
Terminata la riabilitazione non fu più possibile per il nostro papà tornare a vivere da solo, quindi ci alternammo nel prenderci cura di lui dato che oltretutto soffriva di diabete e doveva seguire un particolare regime alimentare; insomma andava accudito in tutto e per tutto.
Con noi è stato felice ed ha vissuto gli ultimi anni della sua vita in serenità, lasciandoci il 18 luglio del 2012.
Nel dicembre di 5 anni fa io accuso un malore alla schiena e devo subire un intervento. Tutto si risolve in bene ma mentre un giorno devo recarmi in ospedale per rimuovere i punti passando vicino a Cico che, come spesso, si sdraiava sotto il portico insieme ai gatti, noto che non si muove. Capisco immediatamente che è una situazione anomala e al mio ritorno porto subito Cico dal veterinario. Purtroppo la notizia è molto triste: Cico ha un tumore al fegato ed è in fase terminale. Decidiamo con dolore di non farlo soffrire…
Non riesco a descrivere quello che ho provato mentre gli facevano le punture sedative e gli tenevo la zampa. Quante lacrime…
Così anche Cico ci ha lasciati ed ora è sepolto nel mio giardino. E’ morto il 18 aprile del 2012, lo stesso giorno di mio padre, ma tre mesi prima.
Forse sarà una coincidenza, ma anche mio padre se ne è andato serenamente nel sonno, come il suo amato Cico…