Pillole….di gatto

Se un gatto ti lecca le mani, il viso o i capelli, accettalo come un grande complimento: é come se fossi uno dei “suoi”…

Se un gatto si stende supino quando ti vede, significa che si fida di te, in quanto in questa posizione non può difendersi da un attacco…

Le persone che hanno i gatti hanno meno stress e meno infarti…
I gatti si considerano i proprietari della casa dove convivono con l’umano…

Quando un gatto si strofina contro di te è perché ti sta marcando come parte del suo territorio…

Un gatto non comunica quasi mai con un “miagolio” ad un altro gatto, usa questo suono per comunicare con gli umani…

Se un gatto alza la coda e la tiene completamente tesa, significa che sta salutando…

I gatti prestano più attenzione alle donne rispetto agli uomini, perché reagiscono meglio a un tono di voce più acuto…

Se il tuo gatto si ammala e smette di lavarsi, lavalo tu stesso, perché potrebbe perdere la voglia di vivere solo con l’aspetto sporco e smemorato…

I gatti tricolore o fino a quattro colori sono esclusivamente femmine. Con mantello a tre colori nero, rosso e crema (varietà tartaruga) e quattro colori quando c é anche il bianco.
La particolarità è data: i tricolori e i quattro colori sono solo femmine e, negli strani casi di alcuni maschi, sono sterili.
Inoltre il gatto tricolore chiamato gatto calico è considerato il gatto della fortuna…

I gatti non capiscono la punizione, ma capiscono le ricompense quando fanno qualcosa di giusto…

I gatti dormono dalle 16 alle 18 ore al giorno.. Ma pur dormendo, sono attenti a qualsiasi stimolo…

I gatti hanno un’ottima visione notturna…

Dopo aver mangiato, i gatti si lavano subito…È un istinto di sopravvivenza che li porta ad agire in questo modo affinché i predatori non sentano l’odore del cibo e quindi potrebbero attaccarli…

Il gatto cammina e corre spostando le zampe anteriori e posteriori dallo stesso lato…Solo il cammello, la giraffa e il gatto hanno questa caratteristica…

I gatti odiano l’odore dell’arancia e del limone…

Le fusa dei gatti hanno la capacità di rassicurarli quando sono malati o spaventati…

Gli antichi egizi si rasavano le sopracciglia in lutto quando il loro gatto moriva…

Proprio come gli esseri umani hanno le impronte digitali e sono unici, il disegno del nasello del gatto è unico, non esistono due gatti con lo stesso disegno…

La lingua dei gatti sono fatte di piccoli ganci, che li aiutano a separare il cibo. Pertanto, è sensibile al tatto con la pelle…

Il cioccolato è tossico per i gatti..

La maggior parte dei gatti bianchi con gli occhi azzurri sono sordi a meno che non abbiano un occhio di colore diverso dall’altro…Questo è in parte vero, c’è una percentuale più alta di gatti sordi…Il gene della sordità, è un gene caratteristico dei gatti bianchi, si chiama W ( white per l’appunto ) ed è la causa del colore bianco e della sordità nei gatti…
Ma non tutti i gatti bianchi sono sordi.

Le orecchie dei gatti  possono sentire frequenze che per te non sono udibili. Per eempio come i suoni che usano i roditori per comunicare.

C’è una pianta che affascina i gatti. Li eccita di momenti sublimi per pochi minuti.
È l’erba gatta, della famiglia del timo e della lavanda..
Il suo profumo innesca nell’animale un comportamento simile a quello di una femmina in calore…

                                                                              

Filastrocca

Filastrocca del pelo del gatto,
chi non la canta ha poco tatto,
peli di gatto ci sono in cantina,
sul materasso, nella cucina,
nel caffellatte della mattina,
peli di gatto nel minestrone,
peli di gatto sulle poltrone,
peli di gatto stanno sul letto,
sopra ai vestiti, dentro al cassetto,
peli di gatto nel frigorifero,
sotto il comò, sul calorifero,
peli di gatto nella insalata
e sopra ogni persona invitata,
peli di gatto in bocca e negli occhi,
peli di gatto ovunque tu tocchi,
in tavola, in terra e sulla tivvù,
dentro la pasta con il ragù,
nel tramezzino con il prosciutto:
peli di gatto ci son dappertutto.

(Gianni Rodari)

Mamma, ma i gatti dove vanno quando muoiono?

I gatti quando muoiono vanno nel paradiso delle crocchette che è un posto scoppiettante. Hai presente quelle macchine che al cinema fanno i pop corn?
Si, quelli che si mangiano e sembrano nuvole?
Esatto, proprio quelli. I gatti vanno in un posto in cima alle nuvole dove scoppiettano crocchette puzzolenti che però a loro sembrano profumatissime e gli fanno venire l’acquolina in bocca. Dalle nuvole escono le loro crocchette preferite e loro saltellano tutti insieme. E poi questo paradiso è pieno di gomitoli di lana che ai gatti piacciono molto, così ci giocano un sacco e fanno le fusa. Il paradiso delle crocchette è un posto pieno di fusa. Loro pensano ai loro amici umani e fanno tante, tante fusa d’amore. Si, e poi un giorno prendono una nuvola con le zampette e la aprono come fosse una valigia. Le nuvole sono le valigie, nel paradiso dei gatti. Ci mettono dentro dei pezzettini di cielo che hanno ritagliato con-le-forbici-dei-piccoli-per-fare-i-collage e di notte partono.
E dove vanno la notte?
Di notte loro vanno a trovare i loro amici umani. Scendono le nuvole scala e si infilano dalla finestra, mentre i bambini e gli altri umani che li hanno amati dormono. Prima, se hanno degli amici animali, come per esempio le tartarughe che a me stanno molto simpatiche, vanno a salutare gli amici animali perché parlano la stessa lingua e poi si infilano in casa. Vanno a dormire in mezzo ai loro amici umani, oppure fanno delle piccole birichinate così quando loro si svegliano, si accorgono che è passato il gatto che adesso vive nel paradiso delle crocchette. Si, e secondo me dormono a siluro tra le gambe dei loro amici umani. Si, passano lì con la loro valigia e lasciano sparsi per casa dei pezzettini di cielo. In cambio sai cosa prendono?
No, non lo so. Cosa prendono?
Prendono l’amore e i bei ricordi insieme ai loro amici umani, li mettono nella valigia nuvola e se li portano nel paradiso delle crocchette.
E perché?
Perché così quando vanno nella “fuseria” che è il posto delle nuvole dove fanno le fusa, tirano fuori i ricordi di amore dei loro umani e possono fare le fusa pensando a loro. E noi possiamo pensare ai nostri amici animali che hanno lasciato pezzettini di cielo nelle nostre vite umane.
 
                                                                                                                    (Gianni Rodari)

Un pelo sul cuore

L’amore vero, quello senza confini
non sta eretto al tuo fianco
ma ha quattro piedini.

L’amore vero, quello reale
quello che sai che non farà male
non parla, non urla, non ti tradirà
ha i peli, una coda e aspetterà.

Aspetterà te, che torni o che vai
Aspetterà sempre non ti lascerà mai
Quello che ci vuole per amore così
È un cuore grande, ed è tutto lì.

Arriverà un giorno, ascoltami bene
Un giorno brutto, ognuno lo teme
In cui l’amore ci lascia, ci lascia la mano
Ma solo per amarci un po’ più da lontano.

E noi da soli cosa facciamo
In un mondo freddo con la sua palla in mano?
Andremo giurando per il mondo su e giù
Che un amore così non lo avremo mai più.

Eppure fra un giorno, un mese o più
Ti perdi in due occhi….in quella gabbia laggiù
Vuoi un amore? Uno senza confini?
Segui le orme… di quattro piedini.

Ninna nanna del gattino di strada

Mentre dormi
ti muovi e mi ricordi
che la tenacia nella vita è tutto
che il fato è stato fausto
e il tempo sarà caritatevole
Ti muovi e mi ricordo
che ogni cosa ha un senso
che il viaggio è stato duro
ma che era più dolce se immaginavamo la meta
Mi basta guardarti negli occhi
per capire che vi è ancora il terrore
dei calci presi e dell’indifferenza
Amo immaginare ciò che sogni
mentre respiri piano
ed il tuo corpo si muove scosso
dall’alito di una nuova realtà
Ti guardo e immagino il futuro
fatto solo di mani amorevoli
e parole dolci sussurrate piano
Da oggi io sono il tuo mondo
e tu cammini sul mio
Proveremo a unire i passi sulla strada
lastricata di tappeti morbidi e sabbia pulita

                                                                          fonte (ldm su facebook)

 

 

 

Una lettera di addio…

“Umano, vedo che stai piangendo perché è arrivato il mio momento. Non piangere, per favore, ti voglio spiegare alcune cose.
Tu sei triste perché me ne sono andato, ma io invece sono felice perché ti ho conosciuto.
Quanti come me ogni giorno muoiono senza aver conosciuto qualcuno di speciale?
Gli animali a volte passano così tanto tempo da soli, senza mai conoscere qualcuno. Conosciamo il freddo, la sete, il pericolo e la fame; dobbiamo preoccuparci di trovare qualcosa da mangiare e pensare a dove proteggerci la notte.
Vediamo volti tutti i giorni che passano senza mai guardarci, e a volte è meglio che non ci vedano.
A volte abbiamo la grande fortuna che tra le tante persone passa un angelo e ci raccoglie; a volte gli angeli vengono in gruppo, a volte ci sono altri angeli lontani che inviano tanti aiuti per noi. E questo cambia tutto. Se necessario ci portano da un altro tipo di angelo che ci cura.
Ci scelgono una parola che pronunciano ogni volta che ci vedono, un nome, penso si chiami così, questo indica che siamo speciali; abbiamo smesso di essere anonimi per essere uno dei tanti, ma anche un po di voi.
Da qui capiamo che quella è una casa!
Riuscite a capire quanto questo è importante per noi? Non dovremo mai più avere paura, freddo, fame o sentire male.
Se solo poteste calcolare quanto ci fa felici!
Non ci interesserà più se piove, se passerà una macchina molto velocemente o se qualcuno ci farà del male; ma soprattutto, non siamo soli, perché nessun animale gradisce la solitudine, cosa si puó chiedere in piú?!
So che ti rattrista la mia partenza, ma devo andare ora.
Promettimi che non biasimerai te stesso, ti ho sentito dire che avresti potuto fare di piú per me, non dirlo hai fatto molto per me! Senza di te non avrei conosciuto niente di tutta la bellezza che porto con me oggi.
Devi sapere che noi animali viviamo il presente: godiamo di ogni piccola cosa di tutti i giorni e dimentichiamo il passato se ci sentiamo amati; le nostre vite cominciano quando conosciamo l’amore, lo stesso amore che tu mi hai donato, il mio angelo senza ali ma con due gambe.
Voglio che tu sappia che, se trovi un animale gravemente ferito e che gli resta poco tempo, farai un grande gesto se gli starai accanto accompagnandolo nel suo passaggio finale, perché come ti ho detto prima a nessuno di noi piqce star solo, ancora meno quando ci rendiamo conto che è arrivato il momento di andare; forse per voi non è così importante avere qualcuno al vostro fianco che vi sostiene e ci aiuta ad andare con serenità.
Ma ora non piangere più, per favore. Io sarò felice, mi ricordo il nome che mi hai dato, il calore della vostra casa che é diventata anche la mia. Io mi ricordo il suono della tua voce quando parlavi con me, e anche se non sempre capivo tutto quello che mi dicevi io lo porterò nel mio cuore, insieme a ogni carezza che mi hai dato.
Tutto quello che hai fatto è stato molto importante per me è io ti ringrazio profondamente, non so come spiegarmi ora, perché non parlo la tua lingua, ma penso e spero che tu abbia visto la gratitudine nei miei occhi.
Prima di andare ti chiedo solo due favori: lavati il viso e comincia a sorridere.
Ricordati che è bello vivere insieme qualsiasi momento, anche questo; ricordati delle cose che ci facevano felici e per cui ridevamo. Rivivi con me tutto il bene che abbiamo condiviso in questo tempo e non dirmi che non adotterai un altro animale perché hai sofferto troppo la mia partenza; senza di te non avrei mai conosciuto le bellezze che ho vissuto, quindi per favore, non farlo.. sono in tanti che, come me, stanno aspettando qualcuno come te.
Dai anche a loro quello che hai dato a me, ne hanno bisogno, come io avevo bisogno di te.
Non conservare l’amore che puoi donare per paura di soffrire.
Segui il mio consiglio, valorizza quello che puoi dare a ognuno di noi, perché tu sei un angelo per noi animali, perché senza persone come te la nostra vita sarebbe ancora più difficile di come già, a volte, è.
Segui il tuo nobile compito, ora saró io il tuo angelo, ti accompagneró nel tuo cammino e ti aiuteró ad aiutare gli altri come me.
Ora vado a parlare con gli altri animali che sono qui con me, vado a raccontargli tutto quello che hai fatto per me e dirò con orgoglio: “Questa è la mia famiglia!”.
Il mio primo compito ora è quello di aiutarti a essere meno triste, quindi stasera quando guarderai il cielo e vedrai una stella lampeggiare sappi che
quella stella saró io che ti avviseró che sto bene e che ti ringrazieró per tutto l’amore che mi hai dato.
Ora vado, non dicendo “addio”, ma “a presto”.
C’è un cielo speciale per persone come voi, lo stesso cielo dove siamo noi e la vita ci ricompenserà facendoci ritrovare.
Io saró li che ti aspetto!

                                                                                           fonte (anonimo su Facebook)

La leggenda delle squamine

La leggenda narra che, molti secoli fa, il sole implorò la luna perché voleva lo aiutasse a lasciare il cielo ed essere libero. La Luna, pigra, accettò e il 1 Giugno, quando il sole splendeva più intensamente si avvicinò a lui e gradualmente lo coprì concretizzando il suo desiderio. Il sole, che guardava la terra da milioni di anni, non ebbe dubbi e finalmente realizzò il suo desiderio di sentirsi completamente libero passando inosservato e si tramutò in un essere più discreto, veloce e affascinante: una gatta nera. Dopo un po’ la luna si era stancata e, senza avvisare il sole, si allontanò lentamente. Quando il sole si rese conto si dovette affrettare, uscire dal corpo della gatta nera e salire in cielo. Lo fece così in fretta che lasciò i suoi raggi sul pelo dell’animale; fù in questo modo che si mescolarono le pennellate del sole e i segni della luna. E fu così che nacquero le squamine!

Dicono che oltre alla loro origine solare questi gatti hanno proprietà magiche e portano fortuna ed energia positiva a chi li adotta.

                                                                                                           (fonte amico gatto)

 

Il Patto del Gatto e del Diavolo

C’era una volta una donna che viveva con il suo bambino e il suo gatto, in una casetta in mezzo alla foresta.
Un giorno lei doveva uscire ed era molto preoccupata perché non voleva lasciare il suo bambino solo, ma non poteva portarlo con sé. Così guardò il suo gatto e gli disse:

Gattino mio per favore veglia su mio figlio, cercherò di tornare il prima possibile.
Così uscì. Subito dopo apparse il Diavolo in casa; il gatto vedendolo saltò davanti alla culla del bambino senza intimidirsi.
Perché è ben noto che i gatti sono gli unici animali che non hanno paura di questo essere così maligno.
Cosa vuoi??- Chiese il gatto
Vengo a prendere il bambino- disse il Diavolo.
Beh non puoi, mi prendo cura io del bambino. – Disse il gatto mentre si stava leccando una zampa.
Animale insolente, tu non puoi fare nulla per evitarlo – ribatte il Diavolo.
Molto bene – disse il gatto astutamente.
Ti propongo un accordo, se indovini il numero esatto dei peli che ho su tutto il corpo potrai prenderti il bambino. Se questo non accade tornerai da dove sei venuto e non tornerai mai più. Ti offrirò 3 opportunità per indovinare… Allora c’è un accordo? –
Il Diavolo non poteva rifiutare questo accordo, a lui piacciono le sfide. Così pensando che sarebbe stato facile accettò.
E con molta pazienza iniziò a contare i peli.
-Uno…. Due… Tre… – Ma a un certo punto un uccellino “cantò”, e così il Diavolo si distrasse. Arrabbiato ricominciò.
Cento… Duecento…. Trecento…
In quel momento il vento entrò dalla finestra e agitò i peli del gatto, facendo sì che il maligno perse ancora una volta il conto.
Già 2 opportunità sfumate – gli ricordò il gatto.
Nervoso il Diavolo ricomincio a contare promettendosi che niente lo avrebbe più distratto.
Un milione… Due milioni… Tre milioni…
Quindi il gatto mosse leggermente la coda strofinando il naso del Diavolo, e lui starnutì. E tutti i peli del gatto volarono da ogni parte.
Hai perso la tua ultima possibilità. Adesso vattene e non tornare mai più.
Il Diavolo era così furioso della sua perdita, che giurò che un giorno avrebbe saputo dire quanti peli aveva un gatto, così da poter tornare e finire il suo compito.
Così se ne andò.
Quando la donna tornò a casa, ignara dell’accaduto, abbracciò e baciò il bimbo. Poi si girò verso il gatto e facendogli delle carezze dietro l’orecchio lo ringraziò per l’ottimo lavoro svolto.
Ecco perché i gatti fino ad oggi lasciano sempre peli in giro. Perché in questo modo il Diavolo non compirà mai la sua vendetta. Non saprà mai quanti peli hanno in realtà!