La Storia di Screamy

Era il 29 luglio, stavo andando come tutti i giorni dai miei dolcissimi micini, quando all’improvviso mi accorgo che all’angolo della strada una gatta miagola incessantemente per chiedere aiuto. La scena che mi si presenta non è delle migliori, purtroppo. La micia è stata investita e riporta escorazioni da trascinamento nelle zampe posteriori,non riesce a reggersi in piedi e tenta invano di seguirmi. Non avrei mai potuto lasciarla li, era morte certa, perchè la zona è troppo trafficata, cosi decido di potarla all’interno del mio residence e di ricoverarla all’ambulatorio veterinario vicino casa il lunedi successivo (il giorno del ritrovamento era sabato ed era chiuso). Era disidratata, affamata, povera piccola.

In attesa della visita veterinaria, la piccola rimane sotto in giardino, la paura è molta perchè temo possa accaderle qualcosa. Grazie a Dio, lunedi mattina riesco a portarla dal veterinario e date le sue condizioni, è necessario ricoverarla per accertare qualsiasi tipo di problema.Vengono fatte 2 radiografie a distanza di una settimana; riporta una frattura al bacino di lieve entità e non necessita di intervento. La sua deambulazione, però, risulta compromessa per il trauma subito…
Nel frattempo somministrano antibiotici per le ferite nelle zampette, la rimettono in sesto nei limiti del possibile. La sua degenza dura circa 12 giorni, si avvicina ferragosto e devo trovarle un’altra sistemazione.Una mia cara amica la tiene una settimana, dopodichè trovo uno stallo a pagamento. Si presenta, però, un inconveniente: la piccola Screamy è incontinente e la stallante non puo piu tenerla. Sono disperata, è il mese di agosto, non riesco a trovare un’adeguata collocazione per lei. Solo una persona si fa avanti:la mia carissima amica Giusy! Dal 1 settembre Screamy è entrata a far parte della Colonia felina dell’etna ?
Non ringrazierò mai abbastanza Giusy per il gesto di grandissima generosità che ha dimostrato verso di noi, senza di lei non avrei saputo cosa fare e molto probabilmente Screamy sarebbe rimasta una randagina lasciata al suo destino. Invece, adesso, so che sicuramente una persona dal grande cuore le darà tanto amore. ? Con la promessa di aiutarla sempre mando un abbraccio a Giusy e tante carezze alla ciurma pelosa dell’ Etna ?

“Si sta come d’autunno sugli alberi…”

autumn-leaves-in-the-sun-of-light
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Cari amici, con l’arrivo dell’autunno e dei mesi invernali, a causa del freddo e delle piogge, la situazione alla colonia diventa più impegnativa del solito. Mamma Giusi si impegna tantissimo per accudire e proteggere i mici e cerca di dare loro una vita serena con tanto cibo, cure, coccole e cucce che li riparino dalle intemperie. Come del resto ha sempre fatto.
 
In questi ultimi mesi ci sono stati nuovi abbandoni di cuccioli ma non mi scoraggio perché so che con il mio e il vostro aiuto economico riuscirò ad andare avanti. Ogni tanto si verifica qualche dolorosa perdita ma è inevitabile visto che le mie palline pelose vivono in un grande giardino e in aperta campagna; essendo felini liberi vanno girovagando ovunque e questo può comportare dei pericoli inaspettati. In quest’ultimo periodo mi hanno addolorato tantissimo le perdite Bisou, Pippy e Bunny, tre cuccioli che ho trovato mesi fa nel mio giardino. I tre piccolini all’inizio erano molto spaventati e non riuscivo ad avvicinarli, ma non mi sono arresa. In pochi giorni ho conquistato la loro fiducia, non solo nutrendoli ma anche avvicinandomi un passo per volta, con dolcezza, discrezione e un tono di voce rassicurante. Era fatta! Da quel momento erano loro che si avvicinavano senza più alcun timore.
 
Purtroppo, dopo solo qualche mese il piccolo Bisou, che ormai era diventato un coccolone, è sparito all’improvviso. L’ho cercato ovunque ma niente da fare! Ormai manca da oltre 2 settimane ed ho perso ogni speranza di rivederlo. Spero solo che sia stato raccolto da qualcuno che se ne stia prendendo cura.
Bunny si è ammalato di una gastroenterite acuta; lui era molto fragile e nonostante le prime cure veterinarie e la vaccinazione non ce l’ha fatta. Aveva degli occhietti dolci che mi incantavano e mi manca tantissimo. L’ho sepolto nel mio giardino.
Pippy sembrava il più forte dei tre ed era davvero così; si notava anche fisicamente. Purtroppo, andando in giro nei giardini adiacenti al mio ha ingerito probabilmente del veleno e l’ho trovato morto, dopo un’assenza di un paio di giorni. Ho chiamato il veterinario che mi ha detto che la bava alla bocca era quasi sicuramente un sintomo da avvelenamento. Per averne la certezza avrei dovuto fare un’autopsia ma non ho potuto perché era costosa ed io non ho un budget che mi consentiva di farlo; mi sono accertata intorno della presenza di esche per topi  o di altre sostanze velenose. Non ho trovato nulla e ho preferito conservare i soldi per curare e dare da mangiare gli altri pelosetti.Anche lui giace sepolto nel mio giardino.
 
In questi 20 anni in cui mi occupo di animali ne ho salvati tanti ma ne ho persi altrettanti, non solo per malattia ma anche per vecchiaia e il mio giardino è un piccolo cimitero di anime.
Voglio ricordarvi che mamma Giusi vive in un posto molto isolato; sono pochi gli abitanti del villaggetto in cui abito e non ho buoni rapporti con tutti. Le gattare come me non sono sempre ben viste perchè la presenza di molti gatti procurano un certo fastidio.
Spesso, con l’arrivo di forti temporali, la strada dove abito si allaga e percorerla per raggiungere il paese che dista qualche chilometro non è semplice, ma non mi perdo d’animo. Mi metto galosce e impermeabile e neanche questo mi ferma. Non voglio dire che sono invincibile, ma che mi sforzo sempre al massimo per non far mancare niente ai miei mici. Comunque qualche volta sono rimasta isolata e non ho potuto uscire da casa per la forte pioggia; è meglio che non faccia imprudenze. Se mi accadesse qualcosa chi si occuperebbe più di queste creature?
Conto sempre sulla solidarietà di chi ama gli animali e sà quanto sia dura affrontare ogni giornata. Sono sempre ricambiata dal loro amore e spero di poterli aiutare fino agli ultimi giorni della loro vita, sotenendoli, curandoli, amandoli.
 
Confido molto nelle adozioni a distanza perché questo mi dà la certezza di ricevere aiuti ogni mese, ma qualsiasi altro tipo di aiuto potete darci per noi sarà sempre importantissimo.
 
Mamma Giusi vi aspetta! Ci sarete?
Un caro abbraccio a tutti voi e grazie.
 
Seguitemi con le notizie e gli aggiornamenti anche sul mio contatto facebook: Giusi Boggio

Cure del gatto – Dare la pillola

Ciao amici, inauguro la sezione “le cure del gatto” dicendovi che nei miei articoletti tratterò anche di argomenti di interesse comune inerenti a malattie e cure dei nostri gatti, senza dimenticare che per problematiche serie e specifiche dovete sempre rivolgervi al vostro veterinario di fiducia.
VeterinarioA tutti noi sarà capitato di somministrare una compressa al nostro gatto. Spesso ci siamo posti questo problema dato che i nostri mici sono restii ad ingoiare qualcosa che non è certo cibo. Quindi nel momento in cui abbiamo provato a dare una pillola alle nostre bestiole abbiamo anche notato che in quegli istanti “viene fuori” tutta l’aggressività classica dei felini.
Il gatto non sopporta essere costretto a fare qualcosa che non vuole o che non gli piace assolutamente. Quindi ci poniamo il problema di come comportarci, dato che dobbiamo in ogni caso dare dei medicinali in pillola ai nostri pelosetti.

Nel web ci sono molte pagine che trattano questo argomento e quindi voglio porvi all’attenzione quelle che penso siano  di più facile comprensione:

Wiki – Come dare pillola con illustrazioni

Ricordo che alcuni prodotti che avete visto nel video, come lo sparapillole, si possono trovare-ordinare presso le farmacie veterinarie. Il sezionatore, detto anche tagliapillole e il polverizzatore vengono usati anche in medicina pedriatica e non.
Per tutte le persone che hanno un pò di manualità le pillole possono essere separate con un coltello a lama piatta ben affilato o ridotte in polvere premendole tra due cucchiai della stessa grandezza (dalla parte concava). Ciò che DOVETE sempre rispettare è il dosaggio del medicinale, che deve essere compatibile con il peso del vostro micio. Per conoscerlo usate la vostra bilancia pesapersone, salendo prima con il vostro gatto in braccio e poi senza. La differenza tra le due pesate è il risultato di cui avete bisogno.
Con molti gatti è veramente complicato anche eseguire alcune operazioni che abbiamo visto e l’unica alternativa è nascondere il medicinale nel cibo. Sono utili gli stick morbidi che si trovano in confezione multipla come snack, sezionandone un pezzetto in due e nascondendo il frammento di pasticca all’interno, o fare delle piccole polpettine di carne macinata. Ciò che è importante è l’appetibilità del boccone che deve essere ben saporito. Provate anche a mischiare un pochino di pasta d’acciughe, i gatti la trovano irresistibile!

Un pò di umorismo