Non so se raccontarvi come si trascorre una tipica giornata in colonia sia per voi interessante, ma posso dirvi che resta sempre una gioia anche dopo tanti anni; non è mai una routine.
Ogni mattina la sveglia è circa alle 5 e 30; la truppa pelosa non si riunisce tutta insieme e viene a salutarmi in posti differenti. Alcuni mici mi aspettano davanti alla porta di casa, altri nella zona di dietro. Si muovono in gruppi ed è nostra abitudine distribuirci in questo modo. Anche io lo preferisco perchè così posso avere più saluti dai miei amati.
Prima di pensare alla colazione e di aver cura della mia persona da brava gattara inizio con la distribuzione del cibo e mi assicuro che tutti possano mangiare; la cosa più bella è che le pappe sono sempre precedute da coccole e fusa. Subito dopo aver riempito le ciotole provvedo a posizionare le scodelle con l’acqua pulita. Alla fine il lavoro meno felice perchè debbo pulire tutto terrazzo dai residui del primo pasto.
Ecco, terminato il primo incontro mattutino posso dedicare un pò di tempo a sistemarmi; d’altra parte sono sempre una signora 🙂
Pensate che la mattinata sia terminata? Assolutamente no, perchè alle 10 e 30 c’è la seconda colazione con il suo ricambio acqua e stessa cosa avviene alle 13. Dovete sapere che i gatti amano mangiare piccole razioni, ma spesso durante il giorno; forse penserete che siano un pò viziatelli. E’ il mio modo per accudirli e per fare stare bene i miei piccini. Inoltre dovete pensare che i gatti in colonia sono liberi e si muovono molto. Lo spazio da perlustrare ogni giorno è veramente grande e quindi hanno un metabolismo che brucia tutto quello che viene mangiato.
Detto questo non vi meravigliate se c’è un altro “rifornimento” alle 17 e per tutti gli amanti delle ore serali c’è l’ultimo appuntamento delle 20.
I gatti sono per lo più animali notturni per cui la cena è più sostanziosa, accompagnata da tante coccole: <<ci vediamo domani, paperetti miei>>.
Una volta a settimana pulisco le loro cucce e d’inverno metto pezze pulite di lana, d’estate di cotone affinchè possano accoccolarsi sempre in un luogo morbido e pulito.
I miei piccini sono quasi tutti sterilizzati, ma ne arrivano sempre di nuovi: la casa è circondata da aperta campagna e l’odore del cibo attira tutti i gatti delle vicinanze, proprio come è successo con Foffo, il nuovo trovatello, che ormai sta qui in pianta stabile.
I nuovi arrivati all’inizio sono titubanti, poi si accorgono che mamma Giusi è una brava gattara e si affezionano, come io con loro.
Come ogni colonia libera ci sono gatti che vengono abbandonati nel mio giardino da persone poco civili; alcuni neonati, altri che già mangiano da soli. Quelli piccoli piccoli li ho cresciuti col biberon allattandoli tante volte durante la giornata. Altre volte li ho affidati a qualche mamma gatta.
Con grande dispiacere devo dire che non tutti ce l’hanno sempre fatta.
Tra tante belle storie ce ne sono alcune veramente tristi, come quella volta in cui ben 10 sono morti avvelenati. Purtroppo i vicini di casa non sono contenti di questa colonia. Mi hanno detto che i loro bisogni gli rovinano le piante. E’ un gran dispiacere per me sia pensare del disturbo che recano agli altri, sia vedere che sono stata costretta, con gran pena, a seppellirli nel mio giardino.
Questa è la mia colonia amici e questa è la vita quotidiana a contatto con tutti i miei piccini. Una vita che parla di storie belle e gioiose, a volte tristi e sofferte, ma che nel loro trascorrere riempiono la mia.